Venerdì 18 ottobre 2013, alle ore 16:30, presso la Sala Consiliare della Provincia di Rovigo, si è tenuto il Convegno dal titolo “Autonomia insieme a noi e non dopo di noi”, nel corso del quale è stato presentato il nuovo progetto di un gruppo appartamento che partirà a metà novembre e che rappresenta la naturale evoluzione dei fine settimana in autonomia, che l’Associazione Pianeta Handicap ha svolto dal 2005 fino ad oggi, ed ha gli stessi obiettivi, che sono quelli di valorizzare al massimo le autonomie dei nostri ragazzi, fino a pensare ad una totale autogestione nel tempo, di gruppi limitati a 3-4 persone. “Autonomia insieme a noi”, perchè il momento giusto per rendere autonomi i figli disabili può esserci solo quando i genitori sono ancora in vita e non dopo; spesso sono propri i genitori a non essere pronti ad accettare il cambiamento nel figlio con disabilità e non vogliono pensare al “dopo”; il concetto di “fine vita” non è gestibile emotivamente dalla nostra società.
Al tavolo dei relatori Leda Bonaguro, Presidente dell’Associazione, Manuela Baccarin, Dirigente dei Servizi Sociali ULSS 18, Marilena Gheller, volontaria dell’Associazione e respondabile dei week-end in autonomia, Simone Visentin, Docente di Pedagogia dell’integrazione dell’Università di Padova, Achille Ferrari, psicologo e Massimo Guglielmo, Presidente Cooperativa Emmanuel di Cavarzere. L’evento è stato introdotto dalla Presidente della Provincia Tiziana Virgili, insieme al Sindaco di Rovigo Bruno Piva e concluso dall’Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto, Remo Sernagiotto; quest’ultimo ha rassicurato famiglie, educatori e volontari presenti dichiarando che si sta lavorando affinchè dal prossimo anno venga aperto un nuovo capitolo di spesa da 5 milioni di euro per l’avvio di progetti come il gruppo appartamento, finalizzati al raggiungimento dell’autonomia delle persone con disabilità psichica. Gli interventi dei relatori e il dibattito pubblico sono stati coordinati dal Direttore de La Voce, Cristiano Draghi.
Al termine delle relazioni, il pubblico presente ha particolarmente insistito sul problema della continuità nel tempo del progetto e alla domanda se vale comunque la pena di partecipare, anche nel caso in cui il progetto un giorno possa terminare, ha risposto con entusiasmo il Dott. Ferrari: “Vale sempre la pena di assaporare la libertà. Perchè quando voi ed i vostri figli l’avrete sperimentata farete di tutto per averla ancora ed andrete dalle istituzioni a chiederla a gran voce”.