L’Edera

UNA PICCOLA PREMESSA…
Pianeta Handicap assieme alle associazioni A.B.C. Mattia Venceslao, A.N.F.F.A.S. ed A.I.T.Sa.M. di Rovigo, si sono ritrovate ad operare insieme all’inizio del 2006, nell’ambito della Coprogettazione Disabilità promossa dal C.S.V. di Rovigo, per valorizzare al massimo le potenzialità dei ragazzi/e disabili.
Tale progettazione di rete, articolata nelle sue azioni territoriali, ha consentito di cogliere da vicino alcuni bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, ad un livello che è risultato ancora più grave di quanto inizialmente ipotizzato, in assenza di dati documentati relativi alle persone “nascoste”, ossia quelle che non frequentano i servizi delle Aziende ULSS (CEOD) o perchè ritenuti inadeguati dalle famiglie o perchè le stesse famiglie sono rinunciatarie e non credono più che qualche attività di stimolazione e di socializzazione possa servire ai loro congiunti.
L’obiettivo di base del progetto è stato quello di fornire azioni di stimolo e di supporto, per far emergere le potenzialità residue specie in ambito creativo, tramite l’intelligenza delle mani; si è giunti così all’attivazione di due laboratori di ceramica:

  • uno a Rovigo, denominato L’EDERA, inizialmente presso l’Associazione AUSER Città delle Rose, e successivamente, da febbraio 2007, presso l’Istituto Marco Polo di Rovigo e da dicembre 2009, presso la Scuola Media Parenzo di Rovigo;
  • l’altro, denominato LE FARFALLE, presso il Liceo Artistico “Bruno Munari” di Castelmassa (RO).

Le evoluzioni positive osservate nella maggior parte dei ragazzi, hanno dato conferma circa la validità dei presupposti ed obiettivi iniziali, con le azioni svolte nel 2006, per cui anche nel 2007 è stato richiesto al C.S.V. di Rovigo di potere continuare il progetto intrapreso, sempre come coprogettazione di più associazioni, scuole ed Enti locali. Sia a Rovigo che a Castelmassa, si è puntato ad una fascia di disabilità medio-lieve, suscettibile quindi di accogliere gli stimoli forniti e di essere in grado di utilizzare in modo abbastanza cosciente le mani, tramite la manipolazione di creta o metalli.
L’esperienza sul campo ci ha insegnato che il “buonismo” e “l’assistenzialismo” nella fattispecie non servono: è successo infatti di accogliere persone gravi, spastiche o autistiche, che in tale contesto non hanno potuto potenziare nulla di sé e forse hanno sofferto maggiormente in conseguenza del confronto continuo con gli altri ragazzi più abili.
Per le persone gravi servono altre stimolazioni, più individuali e più specialistiche, del tipo musicoterapia, Comunicazione Facilitata od altro.

Da ottobre 2007, l’Associazione è divenuta l’unica responsabile delle due attività grazie al sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

IL LABORATORIO
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A Rovigo, nel laboratorio di ceramica attivato da febbraio 2007 presso la Scuola Marco Polo, c’è stata la presenza variabile dai 10 ai 12 ragazzi disabili, coordinati oltre che da insegnanti specializzati, anche da un gruppo di 5-6 volontari, che in modo continuativo sono stati presenti agli incontri.
Attualmente, nella nuova sede di Largo Parenzo, si esercitano nei pomeriggi del martedì e venerdì, 8/10 ragazzi seguiti da 10/12 volontari.